Sardegna: alla scoperta del Golfo di Orosei

“Perché non c’è niente di più bello del modo in cui tutte le volte il mare cerca di baciare la spiaggia, non importa quante volte viene mandato via.”

Il profumo intenso del mirto che ti pizzica le narici fino ad entrarti nei polmoni, l’esplosione di colore delle piante di bouganville che s’arrampicano sui muri delle case e dei vicoli, il belare delle pecore al pascolo, il paesaggio brullo e selvaggio di una terra dove non piove quasi mai, i rilievi della catena del Gennergentu che contrastano con l’acqua limpida e cristallina di un mare unico e dalle sfumature iridescenti. Lynn Gordon ha scritto che ” lanciarsi istintivamente in un’avventura e allontanarsi per un po’ dalla propria vita è una straordinaria sensazione di libertà”. E’ vero! Ti fa sentire libero come il vento. Ti arricchisce di ricordi e suggestioni che porterai con te per sempre. Ti cambia, ti fa vedere il mondo con occhi diversi, allarga i tuoi orizzonti e la tua prospettiva, avvicinandoti ad altre culture. Il momento che custodisco gelosamente di questo viaggio è la corsa in auto al tramonto nella campagna sarda, fra stradine sterrate e tortuose delimitate da bassi muretti di ciottoli spigolosi, con la colonna sonora di Life in Technicolor dei Coldplay in sottofondo e la vista del mare all’orizzonte. E’ stato un momento suggestivo, pregno di significato, di emozioni, di libertà. Ero lì e mi sentivo viva come non mai.

La Sardegna è una terra da amare e da scoprire in ogni suo singolo dettaglio e scorcio fiabesco. Vi porto alla scoperta di un itinerario naturalistico che a me ha rubato il cuore, per una vacanza all’insegna del relax, del divertimento e perché no… anche dell’avventura.

COME RAGGIUNGERLA

Due sono le alternative per giungere nell’isola. Il metodo più veloce e diretto è prendere un volo dall’aeroporto più vicino a voi e in circa un’oretta sarete giunti a destinazione.

Il secondo, ed è quello che ho sperimentato l’ultima volta che ci sono stata, è il traghetto. Un viaggio decisamente più lungo ma anche più economico che vi risparmierà la fatica del noleggio dell’auto dato che la starete portando direttamente con voi. Ci sono ben sette compagnie di navigazione fra cui scegliere e che vi condurranno ad uno dei sei porti della Sardegna ( Olbia, Golfo Aranci, Porto Torres, Arbatax, Santa Teresa di Gallura, Cagliari).

IL GOLFO DI OROSEI

Il Golfo di Orosei prende il nome da Orosei, una piccola cittadina in provincia di Nuoro che dista solamente 2 km dalla costa. Qui il territorio è dominato da vaste pinete, arenili e scogliere calcaree ricoperte da boschi secolari. Per tutelare le variegate flora e fauna del luogo, nel 1998 è stato istituito il Parco nazionale del Golfo di Orosei e del Gennargentu. Numerose sono le spiagge e le calette incatevoli che dominano l’intera zona ed altrettante sono le attività da scoprire tra le quali escursioni in barca, trekking, immersioni subacquee, free climbing a picco sul mare, canyoning, mountain bike, bungee jumping, gite all’aria aperta alla scoperta di oasi naturali. Insomma, non manca il brivido per gli amanti degli sport estremi! Nel vicino territorio di Baunei, antico villaggio di pastori e boscaioli non mancano poi gli spunti per le visite culturali: guide specializzate accompagnano gli escursionisti alla visita di ben 120 villaggi nuragici, 20 tombe dei giganti e 5 templi d’adorazione.

Oasi di Bidderosa

Un’oasi vera e propria che custodisce cinque calette da sogno, contenute in un parco di 860 ettari. L’Oasi di Bidderosa è stata posta sotto la tutela dell’Ente Foreste e il patrocinio del Comune di Orosei, dal quale dista solo 13 chilometri. Costituita in gran parte da boschi e macchia mediterranea, comprende fra la sua vegetazione ginepri, pini marittimi, eucalipti e pini d’ Aleppo, fondamentali per il mantenimento dell’ecosistema costiero. L’ingresso, da maggio a fine ottobre, è a numero chiuso ed il ticket costa circa 12 euro per i turisti/ 6 euro per i residenti. Vi si può comunque giungere a nuoto dalla confinante Cala Ginepro, quando c’è bassa marea.

Spiaggia di Bèrchida

Si trova nel territorio di Siniscola e confina con la suddetta Oasi di Bidderosa. La spiaggia a forma di mezzaluna venne nominata la più bella d’Italia nel 2009 e non senza un motivo. Il paesaggio qui lascia davvero senza fiato: sabbia chiara ed impalpabile, acqua chiara e limpidissima, dolci dune sabbiose e colline rocciose sullo sfondo. Un luogo da favola, la meta che ogni viaggiatore vorrebbe raggiungere. Solo natura allo stato brado, pronta ad accoglierti fra i suoi angoli più nascosti ed inesplorati.

Cala Liberotto & Cala Ginepro

La frazione di Sos Alinos ospita le località turistiche di Cala Liberotto e Cala Ginepro: entrambe molto belle, queste due spiagge sono caratterizzate da sabbia fine, fondale basso e scogli di granito rosa che affiorano dall’acqua limpida e cristallina. Abbiamo soggiornato proprio a Cala Liberotto, affittando un appartamento immerso nella Barbagia ma a pochi passi dal mare. L’ho trovato un posticino tranquillo, piccolo ma con ogni genere di servizio e molto adatto alle famiglie. Cala Ginepro invece deve il suo nome all’affascinante pineta di ginepri che la contorna. Meritano entrambe sicuramente una visita, non solo per il mare dalle sfumature uniche ma anche per i stupendi paesaggi dominati dalla macchia mediterranea e per la biodiversità che vi abita.

 

Cala Gonone

Cala Gonone è l’unica frazione del comune di Dorgali ed è una località di cui si ha prova essere stata abitata sin dall’epoca nuragica. Il mare color azzurro contrasta con le aspre montagne del Supramonte. Dal porto di Cala Gonone partono ogni giorno mini crociere giornaliere ed escursioni guidate in gommone per andare alla volta del mare aperto, costeggiando l’intero Golfo di Orosei, ammirandone le falesie calcaree a strapiombo sul mare e l’incontaminata bellezza delle acque limpide del Mar Tirreno. Noi l’abbiamo fatto: all’inizio eravamo incerte ma poi abbiamo deciso di intraprendere una di queste escursioni in mare. Neanche ad immaginarlo, si è rivelata una delle cose più belle mai fatte; abbiamo avuto la possibilità di ammirare dal mare le varie grotte ed insenature, di avere una guida che ci spiegava le caratteristiche delle varie Cale e di poter scendere a fare il bagno in località esclusive e protette, a cui non si sarebbe stato possibile accedere da terra. Quindi sì, ne è valsa la pena e lo consiglierei senza remore. Ho tentato di montare un video di quella giornata ( se volete, lo trovate nella mia pagina Facebook). Il centro di Cala Gonone è il tipico borgo marinaro, dotato di ogni genere di servizio, bar, ristoranti con vista, gelaterie, negozietti di artigianato tipico sardo. Per ulteriori info, vi rimando al loro sito ufficiale Cala Gonone.

 

Grotte del Bue Marino

Una delle maggiori attrazioni del Golfo di Orosei nonché una fra le più belle e famose grotte d’Italia. Immancabile la visita alle Grotte del Bue Marino, uno spettacolo della natura formato da due cavità marine a picco sul mare, lunghe 15 km e scavate nelle viscere del Gennargentu. Prendono il loro nome dall’esemplare ormai estinto di foca monaca ( soprannominato “bue marino” in sardo per il suo comportamento e verso simili a quelli del bue) che un tempo vi abitava e vi partoriva i piccoli. Le grotte sono famose anche per le incisioni rupestri risalenti al Neolitico e vi si giunge esclusivamente via mare.

Cala Fuili & Cala Luna

A metà tra i territori di Baunei e Dorgali, queste due calette sono collegate da un impervio percorso fra la macchia mediterranea sarda adatto ai veri amanti del trekking. Cala Fuili è una piccola perla del Golfo di Orosei incastonata fra i rilievi del Gennergentu, avvolta da arbusti di ogni genere, caratterizzata da sabbia bianca mista a sassi alla quale si giunge tramite una romantica scalinata scavata nella roccia . Il panorama da cartolina visibile dall’alto vede la natura selvaggia circondare un mare dall’incredibile color smeraldo.

Cala Luna offre scorci paradisiaci e davvero unici. Davanti un mare caraibico dalle mille sfumature mentre alle spalle la montagna, l’ampia vallata, la palude salmastra, lo straordinario bosco di lecci, corbezzoli e querce e le colorate piante di oleandri in fiore. Non sarà difficile veder spuntare anche gruppetti di capre al pascolo, per uno scenario davvero insolito e bizzarro considerando che ci si trova in spiaggia.

L’affascinante bellezza di queste due cale non è passata inosservata, tanto da essere state scelte come location da film.

 

Le Piscine di Venere

Le piscine di Venere si trovano nel territorio di Baunei, in Ogliastra e devono il loro nome al colore turchese delle loro acque che le rendono a tutti gli effetti delle vere e proprie piscine naturali. Si raggiungono solamente in barca e sono il paradiso per gli amanti dello snorkeling. Tuffarsi ed essere circondati da una miriade di pesci è un’emozione rara e che vale decisamente la pena provare una volta nella vita. Mi sono gettata dal motoscafo con una semplice maschera e mai mi sarei aspettata uno scenario simile!

 

Cala Mariolu

Cala Mariolu, nel territorio di Baunei, deve il suo nome all’appellativo dato alla foca monaca (mariolo, ladro appunto) perché si dice che rubasse il pescato dalle reti dei pescatori provenienti da Ponza. Questa baia è un vero e proprio angolo di Paradiso, un incanto di colori dal verde acqua marina al blu cobalto, immersa nella natura più incontaminata.  Vi si giunge via mare, l’unica pecca è che purtroppo nei momenti di alta stagione è un po’ affollata, proprio perché è talmente bella che tutti vogliono vederla.

Proseguendo l’escursione, non lasciatevi sfuggire Cala Sisine, Cala Biriola, Cala dei Gabbiani e Cala Goloritzè, affini alle precedenti per caratteristiche ma ugualmente incantevoli.

 

 

“Mi domando che cosa manca alla vita quando in una notte d’estate l’alito delle stelle apre le finestre e vi butta dentro il profumo del mare.”

 

CUCINA SARDA

La cucina della zona dell’Ogliastra, un territorio che si estende lungo il versante orientale della Sardegna, è estremamente variegata. La cucina tradizionale si compone di numerose pietanze dalla storia antica. Fra queste troviamo i malloreddus, ovvero i tipici gnocchetti sardi impastati a mano con semola di grano duro e acqua, conditi generalmente con un sugo di pomodoro e salsiccia. I culurgiònes o culurgiònis (trovate la ricetta nel post precedente), i ravioli ripieni di patate, pecorino e menta, pizzicati a mano sul bordo e con la tipica chiusura a spiga di grano. Immancabile poi è la fregula, una specie di couscous  preparato con semola ed acqua e che viene servita generalmente con sughi di pesce fresco.

Se vi trovate in zona, non fatevi mancare pane carasau, pane pistoccu e pane guttiau, tutte specialità da forno tipiche della zona. E poi le famosissime seadas, due dischi di pasta fritti che contengono un ripieno di formaggio leggermente acidulo, cosparse di miele fuso. Non perdetevi infine le pardulas, chiamate anche casadinas nel nuorese, che sono il dolce tipico del periodo pasquale: dei piccoli scrigni di pasta contengono un ripieno di ricotta, zafferano e aroma d’arancia. Per quanto riguarda i vini, la Sardegna vanta una storia vitivinicola millenaria d’eccellenza, grazie alla particolare conformazione orogenetica che consente una produzione enologica di elevata qualità. Lasciatevi inebriare dai più celebri come il Cannonau, il Vermentino ed il Malvasia.

 

“Un Viaggio è sempre una scoperta, prima di luoghi nuovi è la scoperta di ciò che i luoghi nuovi fanno alla tua mente e al tuo cuore. Viaggiare è sempre, in qualche forma, esplorare se stessi.”

 


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2 commenti

    1. Ciao Francesca!
      Grazie per averlo letto. Sono felice che ti sia piaciuto! Posti come la Sardegna ti fanno rendere conto che a volte, inconsapevolmente, tendiamo a scegliere mete esotiche mentre dimentichiamo che in Italia abbiamo luoghi stupendi che aspettano solo di essere esplorati! Ho visto le tue foto stupende su Instagram, bellissima anche la zona nord-ovest: la metto in lista per la prossima volta! Un bacio,
      Gloria

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